I recenti cambiamenti del settore hanno portato molte organizzazioni a rivalutare le tradizionali strategie di virtualizzazione e a cercare soluzioni cloud native più moderne. Red Hat OpenShift Virtualization, basato sui progetti upstream Kernel-based Virtual Machine (KVM) e Kubevirt, è una funzionalità inclusa in Red Hat OpenShift che facilita la migrazione e il deployment dei carichi virtuali delle VM nuove ed esistenti, insieme ai container, nella stessa piattaforma unificata. Inoltre, Red Hat Ansible Automation Platform permette di accelerare i processi di migrazione e di automatizzare le operazioni di configurazione e manutenzione.
Se cerchi una soluzione di VM più moderna ma hai ancora dubbi sull'adeguatezza di OpenShift Virtualization per la tua organizzazione, le 15 risorse elencate di seguito ti aiuteranno a decidere.
Nuova valutazione della migrazione: Red Hat OpenShift Virtualization
La valutazione della migrazione di Red Hat OpenShift Virtualization è progettata per aiutarti a valutare, pianificare e creare un percorso strategico per la migrazione dell'infrastruttura delle VM. Collaborando direttamente con Red Hat Consulting puoi elaborare una strategia e definire le tempistiche per la migrazione delle VM dalle piattaforme di virtualizzazione tradizionali a OpenShift Virtualization.
Durante la valutazione della migrazione, i team che si occupano della rete, della piattaforma e della sicurezza partecipano a workshop guidati dagli architetti esperti di Red Hat, insieme ai quali valutano l'ambiente attuale, elaborano gli obiettivi della migrazione e raccolgono i requisiti necessari per ogni fase del percorso. Il team collabora con i consulenti Red Hat per comprendere e analizzare l'infrastruttura e i carichi di lavoro attuali, creando un piano di migrazione concreto e realizzabile.
5 nuovi percorsi di formazione
Indipendentemente dal tuo livello di esperienza, queste risorse di approfondimento aiutano a muovere i primi passi del percorso, ad aggiornare le competenze o a illustrarti come convincere i tuoi superiori che OpenShift Virtualization è un'ottima opportunità. Ecco 5 recenti percorsi di apprendimento recenti incentrati su OpenShift Virtualization.
1. Introduzione a Red Hat OpenShift Virtualization
La possibilità di eseguire una macchina virtuale all'interno di un container e su un'unica piattaforma semplifica la gestione delle VM e riduce i tempi di messa in produzione. L'utilizzo di OpenShift Virtualization consente agli amministratori di incorporare la gestione delle macchine virtuali nel flusso di lavoro containerizzato senza dover modificare drasticamente l'infrastruttura esistente.
Questo percorso di formazione illustra i passaggi necessari per configurare OpenShift Virtualization, distribuire nuove macchine virtuali e importare quelle esistenti in un nuovo ambiente.
2.Concetti chiave di OpenShift Virtualization per gli amministratori vSphere
La capacità di OpenShift Virtualization di eseguire e distribuire VM nuove e già esistenti insieme ai container su una singola piattaforma consente alla tua organizzazione di avviare la migrazione da sistemi di virtualizzazione tradizionali e obsoleti a una soluzione cloud native più moderna.
Questo percorso di apprendimento illustra i concetti principali di OpenShift Virtualization, come le configurazioni di rete, i paradigmi di storage, il disaster recovery e come avviare il trasferimento da una piattaforma di virtualizzazione tradizionale.
3. OpenShift Virtualization e la modernizzazione delle applicazioni con Developer Sandbox
Questo percorso di apprendimento ti guida nella creazione di una VM in Developer Sandbox for Red Hat OpenShift. Sperimenterai come installare un'applicazione in una VM, esporre l'applicazione con la rete OpenShift e infine ricreare l'applicazione come container. Il percorso fornisce un'esperienza pratica di gestione di una VM utilizzando OpenShift e mostra la semplicità dell'intera procedura.
4. Cluster di failover di Windows Red Hat OpenShift Virtualization con le prenotazioni persistenti di SCSI-3
La famiglia di sistemi operativi Microsoft Windows Server prevede la possibilità di configurare uno storage in cluster. Questo percorso di apprendimento illustra come eseguire tale configurazione eseguendo una VM di Windows in un cluster OpenShift utilizzando l'operatore OpenShift Virtualization. Imparerai anche come configurare un cluster di failover per lo storage nella VM con Windows Server.
5.Come creare e rendere scalabili 6.000 macchine virtuali in 7 ore con Red Hat OpenShift Virtualization
Nel contesto dell'infrastruttura organizzativa, l'urgenza di scalabilità è un requisito frequente. Le organizzazioni tuttavia possono non disporre del tempo necessario a configurare una nuova infrastruttura, un problema che cresce in base alla dimensione dei servizi interessati.
Questo percorso di apprendimento illustra uno scenario di deployment su vasta scala di 6.000 VM e 15.000 pod. Lo scenario prevede un cluster a 12 nodi Red Hat Ceph Storage esterno e un cluster a 132 nodi con OpenShift Virtualization, integrati con un cluster Ceph Storage esterno.
9 recenti articoli e blog
Desideri ulteriori informazioni? Sul Blog di Red Hat sono stati pubblicati recentemente numerosi articoli su OpenShift Virtualization. Nel canale dedicato al blog sulla virtualizzazione di Red Hat sono disponibili ulteriori risorse.
1. Perché scegliere Red Hat per la virtualizzazione?
Questo articolo illustra i vantaggi offerti dalla migrazione e dalla modernizzazione dei carichi di lavoro delle VM e come Red Hat può contribuire. La migrazione e la modernizzazione delle VM offrono:
- Riduzione dei costi
- Innovazione più veloce
- Gestione semplificata
- Sviluppo applicativo cloud native
- Integrazione dell'IA più facile
- … e molto altro.
L'offerta di prodotti Red Hat, inclusi OpenShift, Ansible Automation Platform e OpenShift Virtualization, favorisce il raggiungimento di tutti questi risultati.
2.Red Hat OpenShift Virtualization: domande frequenti dalla community
Le discussioni su OpenShift Virtualization seguono generalmente uno schema comune in cui gli utenti pongono numerose domande dopo aver compreso meglio il contesto di lavoro. Ottenuta la risposta a queste domande, spesso desiderano vedere OpenShift Virtualization in azione attraverso demo e workshop pratici.
Questo articolo risponde alle domande più frequenti poste ai rappresentanti di Red Hat dalla community, seguite da alcuni video che approfondiscono alcuni concetti. Questi contenuti possono aiutare a stabilire le giuste aspettative e a fornire un po' di chiarezza su ciò che OpenShift Virtualization può (e non può!) fare.
3. Raggiungere la velocità di fuga con OpenShift Virtualization
L'impegno di Red Hat nelle tecnologie di virtualizzazione non è una novità: è iniziato nei primi anni 2000 e continua ancora oggi. Questo articolo racconta la storia di questo impegno, della partecipazione allo sviluppo di Kernel-based Virtual Machine (KVM), del progetto KubeVirt e del lancio di OpenShift Virtualization nel 2020. L'articolo si chiude con un'analisi dello stato attuale e le previsioni future per OpenShift Virtualization.
4. Ridurre le complessità di migrazione delle macchine virtuali e di gestione della piattaforma applicativa
Un'attenta pianificazione e un approccio determinato sono fondamentali per avviare la migrazione dalle piattaforme di virtualizzazioni tradizionali e per modernizzare l'infrastruttura di virtualizzazione. Questo articolo illustra come l'infrastruttura di virtualizzazione open source di Red Hat è in grado di semplificare e accelerare i progetti di migrazione, riducendo sia le potenziali interruzioni che i costi complessivi.
- Isola e contieni i rischi della migrazione
- Automatizza e orchestra la migrazione su vasta scala
- Garantisci la continuità operativa
L'articolo si chiude con i link a una demo interattiva sulla migrazione e a una dettagliata soluzione per la migrazione dell'infrastruttura virtuale.
5.OpenShift Virtualization: una soluzione meno spaventosa di quel che potrebbe sembrare
Se ti stai chiedendo cosa sia esattamente OpenShift Virtualization, questo articolo è ottimo per ottenere le risposte che cerchi. Illustra il funzionamento di OpenShift Virtualization e come installare l'operatore OpenShift Virtualization. Spiega le modalità di interazione di QEMU, KVM e libvert, il loro funzionamento all'interno dei container, e come accedere, migrare e bilanciare il carico di una VM come con i microservizi. Nella seconda parte dell'articolo imparerai a usare OpenShift Virtualization con una guida passo per passo all'installazione e alla creazione di nuove VM e modelli.
6.Red Hat OpenShift Virtualization: Configurazione delle macchine virtuali per l'utilizzo di reti esterne
L'architettura di rete di OpenShift offre un front end robusto e scalabile per le applicazioni containerizzate. I servizi, esposti alla rete esterna tramite i percorsi, forniscono il bilanciamento del carico semplificato in base ai tag dei pod. Questi concetti funzionano molto bene per i microservizi, ma possono rivelarsi impegnativi per le applicazioni eseguite nelle macchine virtuali su OpenShift Virtualization, in cui esiste già un'infrastruttura di gestione dei server che presuppone un accesso completo e continuo alle macchine virtuali.
Questo articolo illustra le diverse opzioni per configurare il cluster OpenShift Virtualization al fine di consentire alle macchine virtuali di accedere alla rete esterna in modo molto simile agli altri hypervisor più diffusi.
7. Preparare la rete delle macchine virtuali alla migrazione da vSphere a Red Hat OpenShift Virtualization
L'esecuzione della migrazione di una VM da un hypervisor a un altro implica alcune sfide. Ancora prima di affrontare quelle strettamente legate alla macchina virtuale, occorre installare la piattaforma, configurare la rete e gli altri componenti dell'infrastruttura.
Questo articolo illustra alcune modalità per limitare le difficoltà di transizione della configurazione di rete di una VM Red Hat Enterprise Linux (RHEL) dalle piattaforme di virtualizzazione tradizionali a OpenShift Virtualization.
8.Migrazione delle macchine virtuali da vSphere a Red Hat OpenShift Virtualization con il kit di strumenti di migrazione per la virtualizzazione
Il toolkit per la migrazione delle macchine virtuali di Red Hat è un operatore OpenShift che facilita la migrazione delle VM su vasta scala. Il toolkit può aiutare la tua organizzazione a trasferire i carichi di lavoro delle VM dalle piattaforme di virtualizzazione tradizionali, in modo rapido e semplice. Dopo aver eseguito la migrazione delle macchine virtuali a OpenShift Virtualization, puoi recuperare l'infrastruttura hypervisor precedente e avviare il processo di containerizzazione dei carichi di lavoro eseguiti nelle macchine virtuali nella stessa piattaforma cloud native, unificata e moderna.
Questo articolo illustra i passaggi necessari per installare il toolkit di migrazione per la virtualizzazione e per configurarlo per la migrazione delle macchine virtuali; si conclude infine riepilogando il processo di migrazione con termini chiari e precisi.
9. Ansible Automation Platform per OpenShift Virtualization in un ambiente multicluster
La sempre più diffusa adozione di OpenShift Virtualization fa registrare un'aumentata necessità di automazione delle attività di configurazione e manutenzione delle VM. Un modello centralizzato di Ansible Automation Platform con un cluster hub agevola l'automazione sui cluster OpenShift che si estendono su più zone, data center e cloud.
Questo articolo illustra come configurare Ansible Automation Platform per la comunicazione con un cluster OpenShift remoto per la gestione delle VM. Grazie alla comunicazione, Ansible Automation Platform può:
- Creare una VM sul cluster remoto.
- Eseguire attività successive al provisioning, come l'installazione dei pacchetti richiesti e l'avvio dei servizi tramite gruppi di container.
- Impostare la disponibilità delle risorse di rete.
Il modello può essere esteso in modo da orchestrare il deployment di applicazioni complesse e con più VM con componenti sofisticati che si estendono su più cluster OpenShift.
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Sull'autore
Deb Richardson joined Red Hat in 2021 and is a Senior Content Strategist, primarily working on the Red Hat Blog.
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